Fotografia di Buzz Aldrin, Luna, 20 luglio 1969. Poco, davvero poco da dire sulla vicenda. Nota a tutti, il celeberrimo piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità era compiuto. L’uomo sulla luna c’era davvero ora, la corsa allo spazio aveva il suo vincitore. Ma lo scatto di Aldrin merita qualche riflessione in più.
Buzz Aldrin non era un fotografo professionista. Era l’altro uomo ad arrivare sulla luna insieme al più famoso Neil Armstrong. Alle 20:17:40 UTC del 20 luglio del 1969 il primo piede umano, con lo stivalone della tuta spaziale, toccava la luna. Gli USA vincevano quella corsa allo spazio che stavano gareggiando insieme all’URSS.
Negli anni della Guerra Fredda, le due nazioni di cui sopra, lasciando momentaneamente da parte le questioni terrene, cominciarono a contendersi anche lo spazio. Il primo sprint andò a favore dell’URSS, che il 4 ottobre del 1957 lanciò in aria lo Sputnik, il primo satellite artificiale della storia dell’umanità.
Meno di un mese dopo, il 3 novembre dello stesso anno, venne lanciato dal Cosmodromo di Bajkonur il razzo che conteneva Laika, la celebre cagnetta destinata a morire nell’atmosfera. Poco importava, la Russia aveva un altro primato: mandare un essere vivente a passeggiare leggiadro nello spazio. Ma la vera sfida ancora doveva iniziare. Gli USA guardavano taciti e forse un po’ attoniti.
Non smisero mai di lavorare però per superare gli eterni rivali. Per dodici anni la situazione tacque. Nessuna mosca volava più, lo spazio rimaneva importante si, ma confinato in una sfera silenziosa. Ma gli States lavoravano al vero progetto, a quello che avrebbe davvero conferito la vittoria nella corsa allo spazio: mandare l’uomo sulla luna. E ci riuscirono.
Il 20 luglio del 1969, data di importanza epocale, a bordo del razzo Saturn V partito dal Kennedy Space Center, in diretta mondiale, Aldrin e Armstrong arrivarono sulla luna. Il terzo membro dell’equipaggio, Michael Collins, alla guida del modulo di comando, rimase nella navicella, mantenendola in orbita. I due invece passeggiarono, in diretta mondiale, sul nostro satellite, e raccolsero, in un’ora e mezza circa, 21,5 kg di materiale lunare da riportare a casa. La storia era fatta.