Almanacco del 19 luglio, anno 1900: in vista dell’imminente Esposizione universale viene inaugurata la metropolitana di Parigi. La storia dello Chemin de Fer Métropolitain parigino trae origine da anni di discussioni, dibattiti, idee più o meno valide e continui bracci di ferro tra lo Stato francese e la città di Parigi.
Già nel 1845 il municipio e alcune delle più grandi compagnie ferroviarie transalpine intavolarono delle discussioni per la creazione di una rete ferroviaria metropolitana nella capitale francese. L’intenzione rimase aleatoria almeno fino al 1871, quando l’argomento divenne ordine del giorno presso il Consiglio Generale del Dipartimento della Senna. Risvolti pratici non se ne verificarono fino al 1890.
Tra i progetti più validi ve ne erano due particolarmente allettanti. Uno vedeva la realizzazione di una linea metropolitana esterna, all’aria aperta. Il secondo, al contrario, spingeva per una rete sotterranea. Il primo era contestato per il forte impatto ambientale, il secondo per la presunta scarsa sicurezza. D’altronde quelli erano gli anni in cui ci si incaponiva sulla questione nelle capitali di mezza Europa (e non solo). A Londra era stato da poco inaugurato “The Tube“, ovvero la prima linea metropolitana. Nel ’67 New York godeva di una ferrovia urbana a vapore sviluppata su appositi viadotti (anche se per una metro propriamente detta la Grande Mela dovrà aspettare il 1902). L’inaspettata Budapest si era dotata del “Földalatti”, un innovativo sistema di trasporto sotterraneo attivo dal 1896.
In Francia premevano per la realizzazione del Métro, sia per decongestionare l’invivibile traffico veicolare urbano, sia per l’imminente EXPO 1900. Nel ’96 lo Stato diede il via libera e il consiglio comunale approvò il progetto proposto dalla coppia di ingegneri Edmond Huet e Fulgence Bienvenüe.
La pianificazione del duo ingegneristico vedeva la realizzazione di sei linee primarie; eventualmente il numero poteva essere aggiornato a seconda delle esigenze e delle disponibilità. Queste sei linee corrispondevano a:
- Porte de Vincennes – Porte Dauphine
- Étoile – Nation
- Porte Maillot – Ménilmontant
- Porte de Clignancourt – Porte d’Orléans
- Boulevard de Strasbourg (Gare de l’Est) – Pont d’Austerlitz
- Cours de Vincennes – Place d’Italie
Nel progetto Huet-Bienvenüe non si mancò di specificare come la linea sarebbe stata sotterranea, a trazione elettrica, scartamento ridotto e che non avrebbe oltrepassato le porte della città. 75 dovevano essere i metri di distacco tra una stazione e l’altra. I lavori durano appena 20 mesi (un pensiero rivolto a tutti i romani nostri lettori…).
Senza alcuna cerimonia si inaugurò la nuova metropolitana di Parigi il 19 luglio 1900. L’afflusso di centinaia e centinaia di migliaia di persone nei primi mesi rappresentarono un grande successo. Non a caso si lavorò per un ulteriore ampliamento della rete, per l’allungamento dei treni e l’incremento delle corse. A dicembre del medesimo anno i viaggiatori conteggiati da luglio sono quasi 4 milioni. Si compì in Europa un grande passo verso la modernità e tutti, davvero tutti, ne compresero la portata.