Grande scoperta nell’Isola greca di Egina: emergono degli strumenti, delle ceramiche e dei gusci di lumaca antichissimi. Prove fondamentali per dimostrare la presenza di un laboratorio di tintura miceneo di oltre 3.600 anni fa. Il tutto è riportato sulla rivista PLOS ONE da Lydia Berger dell’Università Paris Lodron di Salisburgo, Austria, e colleghi.
Il sito di produzione si trovava ad Aegina Kolonna nel Golfo Saronico, e si trattava di un commercio davvero importante per l’area mediterranea. Comprenderlo a pieno significa entrare in una giusta mentalità per comprendere di conseguenza molto dell’ambito culturale ed economico di un’epoca così remota.
Inoltre, la rarità della tintura ottenuta dalle lumache marine è già stata analizzata in un precedente articolo riguardante gli antichi romani, non lasciatevi sfuggire quel pezzetto di storia. Ricordiamo brevemente che servono diverse migliaia di questi molluschi per produrre pochi grammi di tintura violacea di quella ritrovata.
Di conseguenza si può dedurre come questo colore fosse appannaggio solo delle classi più abbienti e di come il laboratorio ritrovato avesse un riferimento clientelare molto elitario. Vi sono tre indizi che inducono a pensare che si trattasse di un centro di lavorazione di tale tipo di tintura: in primis le numerose ceramiche colorate con il colore in questione.
Oltre a queste, vi erano numerosi strumenti utilizzati per il processo in questione. Tra questi vi era una fossa di scarico dei detriti e delle pietre da macina. In ultima analisi, la presenza di numerosi gusci di lumaca marina frantumati non lasciano spazio a molti dubbi. Ad Aegina Kolonna si produceva preziosa tintura viola!
In chiusura riportiamo anche la presenza di numerosa ossa di mammiferi bruciate, tra cui, soprattutto, suini ed agnelli. Gli studiosi pensano fossero vittima di offerte sacrificali per benedire e mantenere produttivo il laboratorio. Insomma dei riti apotropaici di oltre tre millenni fa e la testimonianza di una grande attività economica mediterranea.