L’occasione per questo appello arriva dalla Sardegna, a seguito dell’accidentale ritrovamento di un’anfora antica da parte di una bagnante. In realtà è molto semplice: se si trova un reperto archeologico mentre si sta facendo il bagno, non bisogna prenderlo, bensì lasciarlo lì e avvisare le autorità.
Cosa fare se si trova un reperto archeologico mentre si fa il bagno?
Tutto parte dal fatto che le piogge avvenute negli scorsi giorni potrebbero aver dilavato i terreni rendendo maggiormente visibili antichi reperti. Così come può capitare quello che è successo a questi bagnanti che stavano nuotando davanti alla spiaggia Lazzaretto, vicino Punta Giglio, ad Alghero.
A spiegare cosa sia successo è stata Maria Antonietta Alivesi, amministratore di Alghero per Punta Giglio. Un bagnante, mentre stava facendo snorkeling, si è imbattuto in un reperto archeologico, più precisamente un’anfora antica e un altro manufatto.
Così ha pensato bene di raccoglierli dal fondo marino e portarli in spiaggia. Fortunatamente in spiaggia era presente anche l’archeologa Gabriella Gasperetti che, accortasi di quello che stava succedendo, è subito intervenuta. Si è qualificata con il suo tesserino ministeriale come appartenente alla Soprintendenza e ha provveduto a spiegare all’ignaro bagnanti cosa prevede in questi casi il codice dei beni culturali in materia di ritrovamenti archeologici.
In pratica è vietato prelevare reperti archeologici di qualsivoglia natura in quanto sono di proprietà dello Stato. Così, una volta stabilita la buona fede del bagnante, che nulla sapeva di queste leggi, ha riportato in acqua i reperti prima di andare avanti con le procedure di recupero del caso.
I manufatti, infatti, debitamente maneggiati da chi di competenza, saranno portati al centro di restauro della Soprintendenza. Questo perché prelievi non autorizzati, oltre ad avere risvolti penali, rischiano di danneggiare i reperti, soprattutto in quelli subacquei imbibiti di sale.
Ma cosa fare, dunque, se ci troviamo in spiaggia e notiamo un manufatto, magari portato a riva a causa delle mareggiate? O se notiamo qualche reperto sui fondali marini? Beh, non lo tocchiamo e non lo preleviamo di sicuro. Quello che dobbiamo fare è contattare i Carabinieri e rimanere in loco in attesa del loro arrivo, controllando che nessun’altro rubi gli oggetti.
Una volta giunti sul posto i Carabinieri chiameranno gli esperti per i controlli e il prelievo. E prima che lo chiediate: le foto sono di repertorio, ma si riferiscono a manufatti che è facile ritrovare in giro.