Manuela ChimeraFra le Alture del Golan, proprio al confine fra Israele e Siria, alcuni archeologi hanno ritrovato un’antica strada romana ad “alta percorrenza”. A quanto pare questa strada risale all’epoca di Marco Aurelio e Lucio Vero, quindi fra il 161 e il 162 d.C. Questa strada doveva essere un mezzo di collegamento rapido fra il Mediterraneo e la parte interna della Siria.
Cosa sappiamo di questa antica strada romana?
L’antica strada romana delle Alture del Golan doveva essere lunga 39 chilometri, collegando così il Mare di Galilea e Nawa, un’antica città della Siria. La strada aveva due corsie e non serviva per il transito normale di pedoni e mercanti. Pare che fosse un tratto ad alta percorrenza destinato a una viabilità molto rapida, intesa come eserciti in movimento.
Infatti l’accesso alla strada era vietato ai viaggiatori normali, proprio per evitare che eventuali truppe o messaggeri rimanessero bloccati nel “traffico”. Inoltre era corredata di fortini collocati a intervalli regolari per tenere sotto controllo gli accessi. A conferma di tutto ciò c’è anche il fatto che praticamente questa strada non aveva collegamenti con la viabilità normale.
Considerando anche che nel suo periodo di costruzione Roma si stava preparando ad affrontare la Guerra dei Parti, quella dal 163 al 67 d.C., ecco che tale ipotesi appare accreditata. A scoprire il tutto sono stati tre archeologi che hanno poi pubblicato la loro ricerca sul Journal of the Institute of Archaeology della Tel Aviv University.
Michael Eisenberg e Michael Osband dell’Università di Haifa e Adam Pažout dell’Università di Aarhus in Danimarca hanno confermato che la strada fu abbandonata a se stessa all’inizio del IV secolo d.C. Questo probabilmente a causa del declino dell’Impero e alla riorganizzazione militare avvenuta fra il regno di Diocleziano e quello di Costantino.
Da anni gli archeologi sono intenti s scavare in zona in quanto da qui sono emerse diverse rovine dell’epoca romana, fra cui anche villaggi ebraici (occupati sia in epoca romana che bizantina). E a questi ritrovamenti si aggiunge anche la strada romana costruita secondo gli alti livelli ingegneristici raggiunti dagli antichi romani.
Il che vuol dire che, oltre ad avere due corsie, era molto larga e corredata di terrapieni che servivano per bypassare i torrenti che periodicamente erano vittime di inondazioni.
