Almanacco del 4 luglio, anno 1776: le Tredici Colonie americane dichiararono la propria indipendenza dalla Gran Bretagna. Tutt’oggi questo giorno ricorre festa nazionale negli USA, a perenne memoria della tanto sofferta indipendenza. Ma che cosa portò le colonie americane a compiere quello strappo decisivo con la madrepatria? Scopriamolo insieme.
Il pomo della discordia che portò i britannici d’oltreoceano alla ribellione è insito in questioni economiche e politiche. Il Parlamento britannico, infatti, aveva deciso di imporre una serie di nuove tasse anche alle colonie americane per rimpinguare le casse statali svuotate dall’impegno bellico nella guerra dei Sette Anni. I coloni in America settentrionale, ovviamente, non videro di buon occhio questi provvedimenti, ma in particolare contestavano il fatto che gli fossero imposti senza il loro consenso. Le tredici colonie, infatti, non erano rappresentate nell’assemblea di Londra.
La protesta dei coloni cominciò a farsi sempre più rumorosa. Inizialmente, però, essi non puntavano a staccarsi dalla madrepatria, quanto piuttosto che fosse riconosciuta loro rappresentanza parlamentare. Esplicativo era il motto della contestazione: No taxation without rapresentation, ossia nessuna tassazione senza una rappresentanza. Tuttavia, l’ostruzionismo di Londra portò le colonie alla rivolta aperta e al boicottaggio. La tensione crebbe sempre più, fino a raggiungere un punto di rottura senza ritorno. La proclamazione di indipendenza del 4 luglio marcò un momento di svolta decisivo, dopo il quale non era più possibile tornare indietro.
La guerra che ne scaturì, come tutti sappiamo, vide vincitori gli americani, grazie al decisivo supporto della Francia. Londra si vide dunque costretta ad accettare quella Dichiarazione di Indipendenza e a riconoscere quella dolorosa separazione. Il giorno dell’indipendenza assunse subito un valore assai grande per gli statunitensi, anche se non divenne immediatamente festa nazionale. Nel 1870 che il Congresso decretò l’istituzione per il 4 luglio di una festività non retribuita per gli impiegati federali. Fu poi solamente nel 1938 che fu essa tramutata, sempre per decisione della massima assemblea legislativa americana, in una festività federale pagata.