Dal Comune di Cittanova, in Calabria, in collaborazione con l’Università del Kentucky, arriva un’interessante scoperta archeologica. Nel territorio del Parco nazionale d’Aspromonte, infatti, gli archeologi hanno ritrovato un muro che appartiene all’antica città di Spartaco.
Cosa si sa della città di Spartaco?
Spartaco lo conosciamo tutti: era un militare romano originario della Tracia che guidò la rivolta degli schiavi durante quella che è stata ribattezzata come Terza guerra servile. Nella zona vicino a Zomaro ecco che gli archeologi hanno riportato alla luce una muraglia lunga ben 700 metri e alta 3 metri, tutta circondata da un fossato largo 5 metri e profondo 3 metri.
In questo complesso fortificato erano presenti anche altri manufatti, fra cui attrezzi di metallo e ossa animali e frammenti di ceramica. Particolarmente importante il ritrovamento di una moneta d’argento con l’effige di un condottiero.
Ebbene, gli archeologi pensano che questa muraglia sia quella appartenente alla città di Spartaco e descritta da Plutarco. Spartaco, infatti, fra il 73 e il 71 a.C. si trovava nella zona dell’Aspromonte, intendo ad arrivare in Tracia.
Ancora non si sa se questa muraglia sia il frutto di un accampamento temporaneo, quindi qualcosa costruito velocemente dagli uomini al seguito di Spartaco inseguiti dall’esercito di Roma o se siano le mura di una città romana espugnata e conquistata dal condottiero ribelle durante la sua fuga.
Il Comune di Cittanova ha spiegato che la muraglia è emersa durante alcune prospezioni geologiche eseguiti su un ampio fronte montano, proprio lungo le colline che sovrastano la città.
Per ora non si hanno ulteriori informazioni, ma le indagini proseguono. Questo anche perché, esaminando bene le mura e i reperti qui trovati, si potrà delineare meglio l’identità degli abitanti della zona dell’epoca, approfondendo anche le nostre conoscenze sul contesto storico. E chissà che non si scopra qualcosa di più sulla storia del gladiatore ribelle?