Spostiamoci in Grecia perché qui il Ministero della Cultura Greco ha annunciato di aver fatto delle nuove scoperte durante gli scavi archeologici nell’antica Agorà di Nikapolis. Ci troviamo nella zona settentrionale dell’Epiro e qui è emerso il Tempio degli Imperatori o Sebasteion, tempio che onorava la deificazione di Ottaviano prima ancora che diventasse Augusto, il primo imperatore di Roma.
Cosa sappiamo del Tempio degli Imperatori?
Nikapolis significa proprio “Città della Vittoria”. Fondata per ricordare la vittoria romana durante la battaglia di Azio, nel 31 a.C. (quella che contrapposte Ottaviano ad Antonio e Cleopatra, con la sonora sconfitta di questi ultimi due), ecco che lo stesso Ottaviano, da una collina che dominava la valle, osservò l’esito della battaglia. Proprio qui, poi, avrebbe costruito il suo monumento alla vittoria.
All’epoca Ottaviano non era ancora imperatore di Roma, visto che lo divenne ufficialmente solo nel 27 a.C., quando gli venne dato il nome onorifico di Augusto.
Al momento sono emersi sia spazi esterni che interni degli edifici. Tuttavia la maggior parte dei lavori di scavo sono concentrati su un singolo edificio quadrato a ovest dell’Auditorium. Inoltre sono anche emersi parte di un pavimento piastrellato, forse parte della piazza dell’Agorà, una targa in marma con iscrizioni in onore degli imperatori romani e una lapida marmorea conservata meno bene in cui si parla di un imperatore non ben identificato.
Visto che questo edificio sorge lungo il bordo di un terrapieno naturale, si pensa che la struttura originaria fosse su due livelli. L’accesso alla struttura era un enorme propileo con cinque gradini, rivolto a ovest. Inoltre le facciate esterne dovevano essere ornate con marmi ricchi e lastre policrome.
Presente anche un pavimento sovrapposto, il che fa pensare ad una costruzione del tempio in due fasi. La prima era quella del mosaico di base, la seconda era quella del piano sopraelevato.