Tomiri, citata nelle fonti anche come Tomirys o Tomiride, visse nel VI secolo a.C. e fu regina della popolazione dei Massageti, una popolazione stanziata in Asia centrale. La storiografia non ha molte informazioni certe su questo popolo, come spesso accade quando ci muoviamo molto indietro nel tempo, le nostre poche fonti risentono moltissimo di miti e leggende. Quando uno storico antico non conosce una determinata situazione, in genere si rifa al patrimonio mitico. Infatti le fonti antiche ci descrivono i Massageti come una popolazione cannibale, volta al culto del Sole. Le fonti sugli usi di questo popolo e sulla sua storia sono personalità di spicco, come Erodoto, Strabone, Paolo Orosio, Cassiodoro e altri.
Il dominio dei Masageti si estendeva lungo la sponda orientale del Mar Caspio, nell’attuale Turkmenistan, in Afghanistan, in parte dell’Uzbekistan e nel Kazakistan meridionale. Durante il regno di Tomiri, Ciro il Grande aveva fondato la dinastia persiana degli achemenidi e stava attuando una politica fortemente espansionista. Questo vuol dire muovere molto frequentemente guerra contro i popoli vicini.
Tutte le civiltà stavano soccombendo al potere di Ciro. Lidi, Medi, Babilonesi… Tutti, tranne uno: proprio i Masageti. Ciro il Grande stava dando vita ad un vastissimo impero, probabilmente il più grande conosciuto fino a quel momento. Non avrebbe tollerato l’esistenza di un popolo indomito vicino alle sue terre. Secondo Erodoto, Ciro per arginare il problema cercò di sposare Tomiri, ma lei rifiutò. Allora l’unica opzione era scendere in battaglia contro di lei. Ma non riuscì a sconfiggere le armate di Tomiri, comandate dal figlio Spargapigi.
Dovette aspettare un colpo di fortuna. Durante i festeggiamenti per la vittoria, i soldati di Spargapide si ubriacarono e delle spie persiane rapirono il figlio della regina costringendolo a suicidarsi. I Masageti, guidati dalla stessa regina ingaggiano una ferocissima battaglia finale contro le armate di Ciro nel 530 a.C. nei pressi della Bactria. Il risultato: Ciro perde la battaglia e perde la vita.