Più che di una spada si tratta di un machete. Ad oggi possiamo ammirare questa reliquia nel Museo dell’Arcidiocesi di Poznan (in Polonia). L’oggetto è collegato ad un episodio narrato nei Vangeli. Per capirne l’importanza e il legame con il Santo dobbiamo tornare all’episodio dell’ultima cena. Dopo la cena Giuda tese la famosa trappola a Cristo. Poco dopo il bacio, secondo il Vangelo di Giovanni, arrivarono le guardie pronte a prelevare Gesù. I discepoli tentarono di impedire l’arresto, ma l’unico che sguainò la spada fu proprio San Pietro. Riuscì a tagliare l’orecchio ad un soldato. Ebbene, secondo la leggenda la spada polacca sarebbe la stessa del racconto biblico.
Numerose leggende circondano sulla spada che San Pietro utilizzò quando tagliò l’orecchio del soldato. Orecchio che, tra l’altro, Gesù guarì poco dopo. Alcuni cronisti sostennero che Giuseppe d’Arimatea la portò con sé insieme al Santo Graal nel suo viaggio verso le isole britanniche. Un’altra storia racconta che nel 968 una spada, che si dice fosse di San Pietro, fu portata in Polonia dal vescovo di Giordania. Dopo questa data troviamo questo oggetto menzionato nel XV secolo nelle Vitae Episcoporum Posnaniensium di Jan Długosz come spada utilizzata dal Santo. Da questo dato possiamo desumere che la leggenda nel corso dei secoli ha continuato a circolare e che ciò che nel X secolo era una voce nel XV secolo divenne certezza per gli autori.
Oggi seppure dopo meticolosi studi, neanche gli esperti possiedono sicurezze sulla sua provenienza. Cronologicamente collocano l’arma tra il I e il XIII secolo. Infatti, potrebbe trattarsi di un coltello da pesca greco o un’arma da guerriero medievale. Gli studiosi hanno analizzato anche la sua struttura e la sua composizione. Dimostrando che il suo metodo di fabbricazione corrisponde ai metodi romani del I secolo, sebbene questo modo di fabbricare armi sia stato replicato anche nel Medioevo.
Armi simili si trovano nel museo della Cattedrale di Druham. Questo oggetto resta comunque la spada di più antica fabbricazione presente in Polonia, miracolosamente sopravvissuta ai bombardamenti, durante la Seconda guerra mondiale.