Almanacco del 19 giugno, anno 1961: il Kuwait ottiene l’indipendenza dal Regno Unito. Nasce ufficialmente lo Stato del Kuwait. Confinante con l’Arabia Saudita a sud e con l’Iraq a nord, si tratta di una paese che affaccia sul Golfo Persico, ricchissimo di petrolio come in generale tutta la regione. In effetti, quando si parla del Kuwait, si parla di uno degli stati più ricchi al mondo. Ma oggi parleremo però solo della sua storia.
Il nome antico della zona era Qurayn, la parola odierna significa invece “piccola fortezza“, riferito alla posizione rassicurante che ricopre affacciandosi sul golfo. Abbiamo notizie della regione risalenti all’epoca di Alessandro Magno proprio grazie l’Anabasi di Alessandro, opera in 7 volumi di Arriano composta nel II secolo d.C. Da queste fonti sappiamo che l’area era certamente già popolata nei primi secoli dell’età classica.
Un’altra notizia alquanto certa è che però la densità abitativa era molto bassa e che l’area era già fortemente desertica. Si trattava di un territorio facente parte di quel territorio che indichiamo complessivamente come Mesopotamia, che fu arido e scarsamente popolato almeno fino al XVI secolo. In questo periodo qualcosa già si muoveva, vediamo cosa.
Nel 1612 (preparatevi ad una sfilza di nomi) Barrak bin Ghurayf, shaykh della tribù dei Banu Khaled, vi fondò un fortino contro i musulmani. Ci sono due elementi interessanti in queste brevi righe. Il primo è il termine shaykh, l’odierno “sceicco“, che indicava allora una persona anziana o comunque dotata di qualsiasi tipo di autorevolezza. Un capo carismatico insomma.
Il secondo dato interessante riguarda la fortezza, la quale si chiamava, in lingua locale, Kuw, dal cui abbreviativo poi sarebbe sorto l’odierno nome di Kuwait. Piccolo forte, come sopra indicato. Per lunghe linee, si tenga a mente che la regione, sul finire del XIX secolo cadde sotto l’influenza e il dominio turco. Nel 1891 gli venne riconosciuto uno status di autonomia e infine divenne protettorato britannico.
Negli anni ’50 del secolo scorso, sulla scia dell’egiziano Nasser, si sviluppò un fortissimo nazionalismo arabo nell’area. Iniziava a circolare l’idea di indipendenza. Una parola pronunciata con semplicità ma che aveva, all’epoca, un peso importantissimo. Alla fine si giunse ad accordi col Regno Unito e, il 19 giugno del 1961, il Kuwait divenne uno stato indipendente.