Side fu un’importante città dell’Anatolia meridionale, fondata nel VII secolo a.C. nella regione della Panfilia. Gli studi svolti negli ultimi tempi in seno al progetto “Patrimonio per il futuro” hanno tirato fuori una vera e propria perla da sotto terra. Si tratta di uno splendido mosaico risalente ad oltre duemila anni fa. Gli archeologi parlano infatti del II secolo a.C.
I lavori del progetto Heritage to the Future, iniziati nel 2023, vengono ampliati dopo la scoperta di numerosi reperti importanti vicino la fontana monumentale del sito. Lo scopo del progetto era quello di valorizzare e riportare alla luce quanti più reperti archeologici possibili in Turchia. Ad oggi affermiamo con certezza che ci sta riuscendo in pieno.
Arriviamo dunque al vero protagonista odierno: il mosaico antico. Questo rappresenta, secondo le dichiarazioni rilasciate dal ministero, Kalliope, musa ispiratrice della poesia epica. L’opera d’arte presenta una straordinaria commistione fra poesia antica e mitologia, coronata dagli affreschi rinvenuti sulle pareti adiacenti al ritrovamento.
Sottolineiamo inoltre un altro grande progetto in partenza nella zona di Antalya, intitolato “Strada del Patrimonio Culturale“. Questo prevede la creazione di un percorso turistico colmo di mete ricchissime di cultura. Il tragitto partirebbe da Syedra per arrivare ad Alanya, da qui passerebbe per il castello di Alanya e Perge per terminare poi il suo percorso nelle antiche città di Phaselis e Olympos.
Si tratta di un’opera mastodontica che vede coinvolti circa 150 professionisti tra restauratori, archeologi, operai e architetti. Anche a livello economico l’impegno del governo turco è stato ingente: si parla di ben 600 milioni di lire turche (poco più di 17 milioni di euro) stanziate appositamente. E, dulcis in fundo, la tappa più importante del nuovo progetto sarebbe proprio la città di Side, che oggi ci ha regalato questa splendida opera artistica.
Grazia a tale interessamento anche altre aree risentono positivamente del progetto. Antichi acquedotti, edifici e il palazzo della dogana al Ginnasio hanno visto restauri e lavori di manutenzione che altrimenti rischiavano di non avere. Un grande ritrovamento che fa bene anche alla storia delle opere e delle città più vicine dunque, non possiamo che esserne contenti.