Almanacco del giorno 11 giugno, anno 1955: si consuma l’incidente automobilistico più catastrofico della storia, il Disastro di Le Mans. Il bilancio della tragedia è gravissimo, si parla di ben 84 morti e circa 120 feriti. Quella che nasceva come competizione sportiva automobilistica si tradusse in una vera e propria sciagura, dalla gioia alla tristezza in un baleno.
Introduciamo brevemente le circostanze storiche e geografiche. Le Mans è un comune francese settentrionale di circa 150.000 abitanti situato nella regione della Loira. Molti di voi lo conosceranno per la sua attrattiva principale: Le 24 ore di Le Mans, una competizione automobilistica della durata di un giorno che si tiene nel comune dal 1923. Si tratta della gara più antica ancora in corso dell’intero Campionato di Endurance.
Arriviamo ora al giorno nefasto del tragico incidente. I protagonisti principali della vicenda furono Pierre Levengh, autista della Mercedes SLR 300 che sfrecciava sul rettilineo principale della pista. Inseguiva la Jaguar D-Type di Mike Howthorn, in testa alla gara dopo il sorpasso ai danni di Lance Macklin.
Howthorn, inspiegabilmente, subito dopo il sorpasso, virò verso destra per rientrare nei box. Macklin, preso atto in una frazione di secondo della manovra avversaria, provò a superare senza danni l’autista della Jaguar. Finì però con e ruote sul lato sporco poco fuori la pista e ciò lo fece sbandare inesorabilmente verso sinistra. Lì sopraggiungeva, dritto verso la morte, Levengh.
Quest’ultimo andava ad una velocità troppo elevata per prendere qualsiasi decisione che avrebbe potuto limitare i danni. La vettura di Macklin fece sostanzialmente da rampa alla Mercedes e questa volò verso la barriera che divideva la pista dal pubblico. Se pensate che peggio di così non poteva andare, vi sbagliate. L’autovettura era anche in fiamme ed alcuni pezzi si staccarono e volarono verso il pubblico.
Levengh morì e, insieme a lui, anche altri 83 spettatori. Come preannunciato in apertura, anche 120 persone risultarono ferite quel tragico 11 giugno del 1955. Molte altre gare della stagione furono annullate, in particolare la Svizzera vietò qualsiasi competizione sul suo suolo nazionale, fino al 2015 (in quest’anno concesse solo le gare con veicoli elettrici; nel 2022 reintrodusse anche le altre tipologie). Un tragico giorno che segna la storia della competizione automobilistica.