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piombo cordoba

L’antica Cordoba era la capitale del piombo in epoca romana

L’avreste mai immaginato che Cordoba (o Cordova, chiamatela come preferite) in epoca romana fosse leader indiscussa nella produzione ed esportazione del piombo? A confermare questa teoria ci sono tre lingotti di piombo, lunghi circa 45 centimetri e dal peso fra i 24 e i 32 chili. Di forma triangolare (con una forma che, a ben guardare, ricorda un po’ il Toblerone o anche un Gianduiotto troppo cresciuto, ma forse è solo la fame a far parlare), ecco che la loro stessa esistenza attesta che Cordoba e il territorio da lei controllato all’epoca fosse il centro del mondo antico occidentale per quanto riguardava proprio il piombo.

Quel filo che unisce Cordoba e il piombo

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Crediti foto: @University of Cordoba

I tre lingotti di piombo sono stati trovati nel giacimento di Los Escoriales de Doña Rama, a Belmez. Inoltre non sono mai stati studiati prima d’ora. In epoca romana Cordoba era la capitale della regione della Betica. Il suo territorio occupava quello che oggi è la parte settentrionale della provincia. Il che comprende la valle el Guadiato, Los Pedroches e alcuni distretti di Jaen, Ciudad Real e Badajoz.

I lingotti risalgono al I secolo d.C. Portati alla luce durante i lavori per il gasdotto Maghreb-Europa, sono conservati nel Museo Belmez e anche in alcune case private. Due di essi hanno un segno identificativo che ha permesso di scoprire quanto fosse importante l’attività mineraria in zona durante il periodo romano. Il marchio si compone di due lettere, “S S” che indicano la Societas Sisaponensis. Questa era una compagnia mineraria di La Bienvenida ad Almodovar del Campo, Ciudad Real, compagnia che all’epoca doveva aver sede a Cordoba.

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La forma e il marchio indica che questi lingotti nacquero con lo scopo di essere esportati. Il che vuol dire che l’attività mineraria di Cordoba non si limitava solamente a produrre piombo e argento, ma anche che lo esportava. Ciò vuol dire ce la città e la zona circostante era fra i principali produttori di metalli destinati al commercio mediterraneo.

Analisi chimiche hanno confermato la provenienza dei lingotti e l’origine comune. Curiosamente, la maggior parte dei lingotti di questo tipo finora è emersa dal fondo del Mar Mediterraneo, in antichi relitti ormai inabissati da secoli e secoli.

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Queste le parole di Antonio Monterroso Checa, ricercatore dell’UCO: “Queste informazioni dimostrano che, nell’antichità, la regione settentrionale di Cordoba vantava importanti reti metallurgiche di grande importanza commerciale ed economica nel Mediterraneo. Questo rivela anche il livello di industrializzazione, abilità e conoscenza necessarie per raggiungere quel livello di produzione”.

In effetti, anche se resta ancora molto da studiare, il sito di Doña Rama sembrerebbe essere una vera e propria città mineraria. E questo significa che aveva una fonderia, un’area di lavorazione e, forse, una fortezza. Ma c’è ancora tanto da studiare e indagare prima di avere delle risposte definitive.