Il matrimonio del signore di Firenze Cosimo I, dopo la restaurazione della famiglia medicea a opera di Carlo V, divenne un’urgenza e tutta l’Italia si mobilitò per provvedere a una sposa. La corsa al fidanzamento nell’Italia della discordia si concluse con la scelta della spagnola Eleonora di Toledo. Ella divenne la rappresentazione vivente dell’alleanza tra Firenze, Napoli e impero di Carlo V.
Eleonora di Toledo era figlia del più longevo viceré di Napoli, don Pedro Alvarez di Toledo e Zuniga e della castigliana Maria Osorio Pimentel. Nacque in Spagna nel 1522, e raggiunse l’Italia pochi anni dopo la nomina del padre, assieme alla madre e la sorella. La sua bellezza era nota e il suo portamento non tradiva che un’innata eleganza come traspare dai suoi ritratti.
Originariamente la sorella più grande di Eleonora, era destinata a essere la possibile sposa di Cosimo, che però decise diversamente. Così il matrimonio celebrato nel 1539 pose fine alla spasmodica ricerca. Questo era costato al viceré di Napoli però un ulteriore incrinarsi dei rapporti con l’allora papa Paolo III Farnese.
Aveva però assicurato l’alleanza tra Firenze, Napoli e Madrid, e aperto una tratta commerciale tra le due città italiane. Tratta che da Napoli a Firenze portava il metallo, cui appalto temporaneo era stato concesso proprio da don Pedro. Cosimo de’ Medici beneficiò così di importanti agganci politici esterni, di cui necessitava per assicurare la sua posizione politica. Dispose anche di importanti ricchezze ottenute tramite la moglie.
La coppia diede vita a una numerosa discendenza, anche se questa non sembrò essere particolarmente fortunata. L’aria malsana di Firenze aveva fatto ammalare alcuni dei figli di Eleonora, per questa ragione decise di trasferirsi fuori città e beneficiare di una migliore qualità dell’aria. Non furono solo le malattie a segnare il destino della famiglia Medici, basti pensare al presunto assassinio di Francesco I.
I coniugi sembrarono regnare a lungo su Firenze: un contributo essenziale fu quello che Eleonora offrì al marito. Ella infatti, tra i figli di don Pedro, sembrò essere quella che più apprese gli insegnamenti paterni, soprattutto riguardo la gestione di una corte. Si ammalò nel 1562 a seguito di un viaggio, contrasse la malaria come molti dei suoi figli, e morì poco dopo.