A 20 chilometri a nord di Limoges, nel villaggio di Chamborêt, gli archeologi si meravigliano di fronte ad un grandissimo ritrovamento archeologico. Stiamo parlando, come preannunciato nel titolo, di una piscina romana e di altri manufatti del III secolo d.C. Si tratta di reperti di epoca romana ma collegati al neolitico. Vediamo insieme come!
La piscina in questione si trova infatti nei pressi di una fonte sacra che gli archeologi ritengono fosse già venerata da oltre 5.000 anni fa, in periodo Neolitico. Vicino a questa i romani edificarono inoltre un muro e si pensa ci possa essere stata una sorta di continuità di culto per un luogo reputato importante nella zona.
Fra i reperti ritrovati, uno fra i più interessanti è una ceramica sacra. Questa raffigura la celeberrima Medusa, posta in continuità con la sorgente d’acqua. Altri importanti oggetti giacevano li vicino, tutti risalenti al tardo impero. Fra di questi di notevolissimo interesse sono delle monete romane del periodo sopra citato.
Una dichiarazione dell’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP), apre inoltre un’altra interessante prospettiva. Da quanto emerge nello scritto si pensa che i resti di strutture ritrovate a pianta rettangolare e i buchi di palo siano riconducibili ad un edificio che probabilmente fu una fattoria o un’abitazione.
Questo però in un periodo molto remoto, ma ancora da datare precisamente. Dopo di ciò seguì un lungo periodo di abbandono. Solo nel III secolo d.C. i romani ripresero contatto col luogo e ne rivalutarono positivamente le caratteristiche. Da questo nasce probabilmente il collegamento con la fonte sacra e la continuità di culto, o quantomeno di importanza, della stessa.
C’è da aggiungere inoltre che il sito romano fu costruito proprio sulle rovine di quello preesistente. Proprio ciò rese più difficile rendersi conto della presenza preesistente. In conclusione, sempre a proposito di continuità, vi diciamo che la fonte d’acqua è ancora attiva, nel caso in cui voleste abbeverarvi da una sorgente millenaria.