La storia di Costantinopoli è legata indissolubilmente a quella di Roma, e a questa città si ispirò Costantino per la costruzione della nuova capitale dell’impero d’oriente. Situata sul Bosforo, lo stretto che divide il Mar di Marmara e il Mar Nero, l’Europa e l’Asia, la nuova Roma non nasceva in un punto qualsiasi, ma in un territorio estremamente strategico.
Le difese di cui parliamo furono sia naturali che artificiali. Fra le prime vanno annoverate, oltre alla posizione strategica già citata, le forti correnti marine del Bosforo e le ripide coste. Ciò significava difficoltà di navigazione per i nemici e facilità d’attacco per le difese bizantine dall’alto delle coste.
Per quanto riguarda le difese artificiali non possiamo non fare una menzione d’onore alle mura di Costantinopoli. Per moltissimi anni sono state infatti riconosciute come esempio perfetto di architettura militare. Ma di cosa erano fatte queste indistruttibili mura? Di malta amalgamata con blocchi di calcare e il tutto potenziato con mattoni rossi.
Altro elemento importante era il fossato. Superato questo vi erano 4 cinte di mura prima di arrivare alla famosa linea delle mura teodosiane (dal nome dell’imperatore Teodosio in carica durante la loro costruzione), a sua volta doppie.
In realtà fu Antemio, prefetto d’oriente, ad ordinare e a supervisionare le mura mentre Teodosio era ancora un bambino. Poco importa. Ciò che conta è che il sogno della città inespugnabile nel V secolo era raggiunto.
Bisognerà attendere il 29 maggio del 1453 affinché Costantinopoli cada. E non fu ancora facile. Ci vollero 200.000 ottomani circa per entrare nella capitale dell’impero bizantino ed espugnarla. La chiesa d’occidente offrì il suo aiuto ma Costantinopoli rispose di preferire il turbante (ovvero la dominazione araba) alla tiara papale. Lo scisma fra le chiese non si ricucì e la città cadde. D’altronde 200.000 persone con otto mani sono un po’ tante!