Almanacco del 26 aprile, anno 1933: in Germania nasce la Geheime Staatspolizei, abbreviata in Gestapo, ossia la “Polizia segreta dello Stato”. Nel Terzo Reich in piena deriva totalitaristica nacque, crebbe e si affermò l’organo di polizia segreta noto come Gestapo. Rispettando il copione di qualunque altra istituzione simile nata in precedenza o in sua concomitanza (e non solo su territorio teutonico), la Gestapo si prefissò come obiettivo ultimo il controllo dell’ordine politico vigente, lo strenuo mantenimento di quest’ultimo e, come ovvia conseguenza, la repressione di ogni forma di dissenso, considerato elemento di sovversione per lo status quo.
Ma la Gestapo, che nacque ufficialmente il 26 aprile del ’33, non spuntava fuori dal nulla. Già da prima che il Führer salisse al potere, ottenendo prima la cancelleria e poi direttamente la direzione dello stato, in Germania esisteva una forza poliziesca repressiva. Anzi, ne esistevano diverse! La Repubblica di Weimar (che ricordiamo essere un regime repubblicano semipresidenziale dall’ossatura federalista) era composta da stati confederati quali la Sassonia, la Baviera, la Prussia e così via. Bene, ognuna di queste entità territoriali godeva del servigio di una determinata polizia politica. Chiaramente suddetti organi di controllo e supervisione erano chiamati a rispettare i dogmi della carta costituzionale, garante dei principali diritti e libertà individuali.
Tuttavia la Landespolizei, schierata continuamente dal 1918 al 1933 per contenere i rumorosi estremismi insiti alla Repubblica (tanto di destra, quanto di sinistra), non mancava di esercitare un potere delle volte sproporzionato se confrontato alle prerogative di base. Da questo presupposto storico si può ricavare un’altra indicazione. Quando il 30 gennaio 1933 LUI accolse lietamente la nomina di cancelliere, due erano gli elementi di contrasto per un libero utilizzo della polizia politica: 1) La natura decentralizzata e multipolare della Landespolizei, perciò il suo subordinamento ai governi locali prima ancora che allo Stato. 2) Le norme costituzionali della repubblica ancora in vigore.
Kein problem! Tramite decreti d’emergenza, il regime nazionalsocialista picconò i residui costituzionali e liberali della Repubblica di Weimar. Il 28 febbraio 1933, con il decreto dell’Incendio del Reichstag, Berlino sospese le protezioni legali nonché i diritti individuali, tra cui spiccava quello alla privacy. Adesso sì che la strada era spianata per la creazione e l’impiego di una polizia politica efficace, centralizzata e prevaricante. Il Terzo Reich istituì il 26 aprile 1933 la Gestapo, affidandola a Rudolf Diels (pupillo di Hermann Göring e già SS Oberführer).
La Gestapo, come sommariamente detto nelle prime battute, conobbe una rapida evoluzione. Per migliorare e semplificare la capacità organizzativa dell’organo poliziesco, nel 1934 la Gestapo passò sotto le dipendenze delle SS di Heinrich Himmler. Ne divenne direttore capo Reinhard Heydrich, il futuro boia di Praga. Il controllo delle operazioni passò ad Heinrich Müller (che dal ’39 assunse il comando, sostituendo la figura di Heydrich).
In pochissimo tempo la Gestapo divenne una macchina quasi perfetta. Essenza dello zelo ideologico nazionalsocialista e della conoscenza professionale degli agenti di polizia operativi. La missione era una ed una soltanto: “indagare tutte le minacce contro lo stato e contrastarle”. L’ambiguità e la poca chiarezza dell’obiettivo permettevano un’ampia interpretazione del medesimo. Uno spazio grigio entro il quale potersi muovere, spiare, torturare, reprimere ed uccidere. Gli agenti della Gestapo si fecero un nome per via dei loro metodi poco ortodossi e assolutamente spietati. I nemici dello stato ariano erano ben definiti, cerchiati in rosso oserei dire: comunisti, ebrei, omosessuali, Rom, dissidenti religiosi e politici, ecc. In questo, solo per fare un paragone azzardato, la polizia segreta nazionalsocialista differiva dalla socialista Stasi, per la quale – almeno in potenza – ogni cittadino della DDR era un nemico dell’ordine costituito. Tradotto: chiunque era passibile d’osservazione (consiglio la lettura dell’articolo relativo alla Stasi)
Si potrebbe aggiungere molto altro sulla Gestapo (su quello che fu il suo ruolo durante la guerra, sul protocollo operativo adoperato, sul dato quantitativo riferito alle unità, sulle responsabilità imputategli durante il Processo di Norimberga…) ma per ovvi motivi di spazio e tempo non ritengo sia il caso. Magari un domani approfondiremo la questione. Per ora ci basti sapere che in questo giorno, il 26 aprile, ma di neppure un secolo fa, nacque un mostro. Esso partorito da una macchina statale ancor più abominevole. Per non dimenticare.