Il nome ”Cahokia” non è quello originale, bensì fa riferimento ad un successivo clan di Illiniwer che abitavano la regione al tempo dell’arrivo degli esploratori francesi nel 1600, molto dopo l’abbandono del sito. Tuttavia, il nome originale della città più grande dei nativi nord-americani rimane ad oggi del tutto sconosciuto. Si tratta di un antico insediamento dove i mississippiani (come comunemente vengono chiamati), intorno all’anno 1000, costruirono piramidi, progettarono osservatori astronomici e praticarono sacrifici umani.
Era una città di circa 15.000 abitanti, sorta nel territorio dell’odierno Illinois ed era probabilmente la più grande città a Nord del Messico. All’epoca, il Nord America era costellato da villaggi collegati da una fitta rete commerciale. Nonostante il pensiero comune che vede i nativi come arretrati e primitivi, Cahokia era una città sofisticata e cosmopolita per il proprio tempo. Come ci spiega anche Thomas Emerson, professore di antropologia dell’Università dell’Illinois: ”Una gran parte del mondo pensa ancora in termini di cowboy e indiani, piume e tepee, ma nell’anno 1000, fin dall’inizio, una città si estese secondo un piano preciso” .
La principale caratteristica di questa città erano i Monk’s Mound, strutture imponenti a quattro terrazze. Alte 30,5 metri con una base di 316 per 214 metri, Travel Channel le ha definite ”le più grandi piramidi del mondo”. Al centro della città si ergeva la più grande di queste piramidi e scavi effettuati sulla sua sommità hanno portato alla luce i resti di un grande edificio. Probabilmente si trattava di un tempio o la residenza del capo tribù, visibile da ogni punto della città. Inoltre, attorno al centro urbano di estendevano campi coltivati per soddisfare i bisogni alimentari dei cittadini.
Ad ovest di Monk’s Mood si trovava ”Woodhenge”, un cerchio di pali usato per le osservazioni astronomiche. Il nome deriva da Stonehenge, dato che la struttura permetteva lo studio di solstizi, equinozi ed altri cicli astronomici. Oltre al Woodhenge, gli archeologi hanno portato alla luce un tumulo destinato a sepolture di massa. A Cahokia, infatti, si praticavano sacrifici umani. Molte donne morirono strangolate o per dissanguamento, e successivamente seppellite in queste fosse comuni.
Nonostante Cahokia rappresentasse in quel periodo il fulcro del Nord America, non ebbe vita lunga. Il declino e la sua fine rimangono ad oggi un mistero. Dopo il XII secolo la popolazione cominciò a diminuire, fino a scomparire del tutto nel 1350. Sono state messe in piedi svariate ipotesi sulle possibili cause: dall’esaurimento delle risorse ai cambiamenti climatici fino a disordini politici. Tuttavia, nessun dato porta ad una conclusione certa. Dal 1982 Cahokia è Patrimonio materiale dell’Umanità secondo l’UNESCO. Il parco copre 8,90 km quadrati ed è soggetto a continue ricerche archeologiche, visitato da appena 250.000 persone ogni anno.