La missione archeologica egiziano-tedesca diretta dall’Istituto tedesco di Archeologia e guidata dal dottor Stefan Zeidelmier si è rivelata estremamente proficua. Durante gli scavi a Dahshur è stata scoperta una mastaba risalente alla V o VI dinastia. Appartenente a un alto funzionario di Stato: Neb-neb-af e a sua moglie Idut.
È il ministero del turismo e delle antichità d’Egitto a rendere nota la scoperta di un importante complesso funerario nella regione del Dahshur. Questa zona, sita sull’altopiano occidentale, è conosciuta proprio per la presenza di piramidi e necropoli.
La mastaba scoperta nel Dahshur è costruita in mattoni di fango, ma al suo interno si ritrovano una serie di affreschi e rilievi. Questi hanno aiutato gli archeologi a identificare i proprietari di quel complesso: Neb-neb-af e sua moglie Idut. E per tanto di datare la mastaba con maggiore sicurezza. I due coniugi vissero tra la fine della V e l’inizio della VI dinastia, attorno al 2350 a.C. L’uomo probabilmente ricoprì diversi ruoli all’interno del palazzo, mentre la moglie fu sacerdotessa di Hathor.
La mastaba, come quella rinvenuta nella regione del Dahshur, è un tipo di tomba monumentale. Questa veniva realizzata specialmente durante le prime fasi della civiltà egizia. La sua conformazione ricorda vagamente quella di una piramide, ma solo per quanto riguarda la base. A differenziarle maggiormente è proprio la forma del tetto: per la mastaba è piatto.
La mastaba di Dahsur serviva essenzialmente come dimora per l’anima, una volta abbandonato il proprio involucro organico. Ospitavano però diversi generi di sepolture. Nei diversi pozzi sepolcrali o “stanze”, si potevano trovare diversi membri della famiglia tumulati. In una seconda stanza, la serdab, si riponevano invece oggetti che al defunto sarebbero potuti servire durante il trapasso: vestiti, birra e grano.
Sono gli affreschi della mastaba di Dahshur a conferire ulteriore importanza alla scoperta. Le magnifiche pitture, conservatesi fino a oggi, raffiguranti scene di vita quotidiane ci mostrano lo svolgersi della vita al tempo. Dalla raccolta del grano, alle navi che solcavano il Nilo cariche di merci, gli animali e il mercato. Un mondo ricco proiettato anche nell’aldilà.