Dopo 3 settimane gli archeologi sono finalmente riusciti a svelare il mistero dell’enigmatico scheletro ritrovato il 6 novembre presso la Chiesa di San Nicola nel Parco dell’Appia Antica. Da subito gli studiosi hanno iniziato ad arrovellarsi circa l’identità della salma, e attraverso una serie di ricostruzioni storiche sono giunti a un’interessante conclusione. Scopriamo di cosa si tratta.
Inizialmente sono state la cintura a doppia fibbia e il carattere peculiare della sepoltura dello scheletro in questione a destare grande interesse. Tramite uno studio accurato del tipo di fibbia, è divenuto chiaro che il defunto fosse stato un pisano. Non si trattava poi di un cittadino qualsiasi, bensì un importante membro della nobile famiglia Gaetani. Così si svela una parte del puzzle e il resto diventa già più semplice.
A quanto pare i Gaetani di Pisa intrattenevano rapporti con Bonifacio VIII, prima ancora che questo papa iconico salisse al trono pontificio. Ad unire i Gaetani e Bonifacio VIII non era poi un semplice legame di amicizia, ma una vera e propria alleanza politica; tant’è che furono loro a finanziarne l’ascesa fin da quando era cardinale. Questo supporto di tipo economico fu possibile grazie alla fondazione della loro banca, la societas benedica.
Ma torniamo al mistero del nostro scheletro. E’ del tutto plausibile quindi, che il morto fosse uno dei cosiddetti familiares, appellativo con cui Bonifacio era solito chiamare i Gaetani. Ciò doveva simboleggiare la vicinanza tra lui e i suddetti aristocratici. Questo tipo di referenza getta luce anche su un’ulteriore peculiarità della tomba.
Dai risultati degli scavi risulta che quest’ultima sia stata rispettata dalla Chiesa di San Nicola, che ne ingloba i muri all’interno della propria facciata. E’ verosimile dedurne che la fondazione creata da Bonifacio nel Parco dell’Appia Antica corrispondesse a un luogo dove da alcuni anni si erano stabiliti i Gaetani. Il papa commissionò la chiesa più tardi e fece sì che inglobasse la tomba già esistente del nostro – ora non più così enigmatico – scheletro.
È comune che in una città come Roma si facciano scoperte archeologiche sensazionali. Ed è ancora più straordinario pensare che molto spesso un ritrovamento così interessante avvenga per puro caso. La storia dello scheletro nel Parco dell’Appia Antica è una vicenda in cui si intrecciano passato e presente, rimarcando con forza la vastità del patrimonio culturale italiano.