Sardegna, provincia di Oristano, comune di Villaurbana, durante dei lavori per l’ampliamento del tratto stradale di Florissa, sono emerse dal terreno delle evidenze archeologiche d’eccezionale valore. A rendere pubblica la notizia è stato lo stesso sindaco di Villaurbana, Paolo Pireddu. L’annuncio fatto dal primo cittadino aiuta a comprendere la portata della scoperta e il contesto storico-geografico in cui avviene.
Essenziale sottolineare come il ritrovamento avvenga a poca distanza dal nuraghe Bau Mendula, simbolo locale dell’antico passato nuragico. Prima di addentrarci nella scoperta (la quale, essendo recente, necessita ancora di approfondimenti archeologici e scientifici) può essere di comune utilità riportare qualche informazione sul suddetto nuraghe, costruito con blocchi di trachite tra il 1400 e il 1000 a.C. Il complesso è caratterizzato da una torre centrale e da quattro torrioni aggiunti successivamente. Tra di loro esiste un collegamento planimetrico irregolare.
Di questo splendido esemplare architettonico d’epoca nuragica resta visibile ben poco: l’occhio dell’osservatore può cadere sulla torre centrale, così come sulle cortine murarie del bastione o ancora sulle celle di due torri minori, anche se in rovinoso stato. La commistione tra natura e opera antropica è quanto mai denotabile. Lo stesso discorso vale per gli altri complessi nuragici (nel solo territorio di Villaurbana se ne contano una quarantina) e per le cosiddette “tombe dei giganti”.
Per ricollegarci alle buone nuove di Villaurbana è fondamentale indicare un fatto storico accertato. Attorno al nuraghe Bau Mendula si estendeva un centro abitato di modeste dimensioni. Questo era caratterizzato da capanne circolari e non meglio specificati edifici quadrangolari. Chiarissimo come tali costruzioni abbiano conosciuto una “seconda vita” durante l’epoca romana, tardoantica e altomedievale.
Il ritrovamento sulla strada di Florissa certifica l’ulteriore estensione di questo abitato. Massi di diverse dimensioni, facenti parte in passato di una muraglia, sono riemersi durante le verifiche preliminari condotte sul luogo. Il sindaco Pireddu annuncia: “Durante le verifiche preliminari per l’avvio dei lavori, condotte dalla Soprintendenza, sono emerse nuove evidenze archeologiche che rivelano la lunga continuità di vita del sito, andando oltre l’età nuragica”.
Continua ancora il primo cittadino: “Come Sindaco, non posso che essere orgoglioso di questa nuova scoperta che conferma l’eccezionale importanza del nostro patrimonio archeologico. Stiamo lavorando per valorizzare al massimo questo sito. Presto inizieranno i lavori sul nuraghe per preservarne l’integrità e renderlo accessibile ai visitatori”.