L’arte fa voli pindarici fra vari concetti astratti, altre volte invece è estremamente pragmatica e arriva a tangere la realtà. Quello che fece nel 1559 Pieter Bruegel il vecchio rispecchia precisamente questa seconda categoria. Oggi vedremo insieme e cercheremo di descrivere l’opera “Proverbi fiamminghi“, che si trova alla Gemäldegalerie di Berlino.
Cominciamo però introducendo l’autore. Pieter nacque a Breda, nei Paesi Bassi, tra il 1525 ed il 1530. Fu il capostipite di una grande famiglia di artisti fiamminghi e fu autore di moltissime opere. In particolare quella che descriveremo oggi gli costò molto studio e dedizione. Pare che per realizzarla analizzò approfonditamente gli Adagia Collectanea, di Erasmo da Rotterdam, ovvero una collezione di circa 800 detti e proverbi fiamminghi appunto.
Senza dubbio il titolo dell’opera la riassume in pieno e la miriade di informazioni che se ne possono cogliere non possono essere descritte singolarmente. L’ambientazione dell’opera è abbastanza realistica, trattandosi di pochi edifici vicini ad un corso d’acqua e ad una collinetta piena di persone intente a portare avanti diverse attività. I colori invece non risultano molto accesi bensì assai diversificati per tono e sfumatura.
Nella parte inferiore ci sono due esempi che trovano riscontro anche nei nostri modi di dire. Il primo è il tipico “sbattere la testa contro il muro“, incarnato da un uomo in tunica bianca, con in mano un coltello ed in testa una cuffia che sta appunto dando testate ad una parete. Il secondo detto rappresentato è il tipico “dare le perle ai porci“. Vi è infatti un uomo che sta gettando dei fiori (il proverbio fiammingo sostituisce le rose alle nostre perle) agli animali in questione.
Dietro questa scena ve ne è un’altra molto caratteristica. Una ruota con un bastone che, inutile quasi precisarlo, rappresenta il “mettere il bastone tra le ruote“. Questa sembra infatti appartenere ad un carretto che, essendo le cose volte per il peggio, ha interrotto la sua corsa ed è finito in malo modo.
Bruegel era molto interessato alla vita contadina e da questo quadro, con contesto rurale e protagonisti di estrazione molto umile, ce ne dà un esempio concreto. L’opera rimane molto attuale e, sebbene vi siano molte differenze culturali, si possono coglier molti parallelismi con i nostri modi di dire. Divertitevi a trovarli tutti e 120, o almeno godetevi questa bellissima opera d’arte.