Attraverso uno studio basato su antichi documenti che hanno consentito la ricostruzione delle dimensioni del tetto del Partenone, i ricercatori hanno scoperto una cosa davvero curiosa su questo antico edificio. Era utilizzato come forziere di Atene: poteva contenere fino ad un milione di monete d’argento.
Sopra al colonnato, infatti, si ergeva un soffitto di ampie dimensioni in grado di custodire i tesori di tutta l’Attica. Durante il V secolo a.C., Atene rappresentava il centro della Grecia antica. Era una delle città più ricche ed importanti e, in vista della guerra con i rivali spartani, era necessario mettere in sicurezza le ricchezze del paese. E dove farlo se non nel luogo più sicuro di tutta la città, il Partenone?
Era grande 19 metri per 50 e aveva un’altezza di 3 metri al centro. Probabilmente le monete vennero depositate nel 434 a.C, 3 anni prima dell’inizio della Guerra del Peloponneso. Un decreto del 433 a.C. indica il trasferimento sull’Acropoli di 3.000 talenti. La moneta di più alto valore era il Tetradramma, e per fare un talento erano necessarie 1.500 tetradramma; facendo un calcolo veloce: 4,5 milioni nel caso di 3.000. Il peso totale era di 78 tonnellate.
Alcuni studiosi pensano che la maggior parte delle monete, data la loro mole impressionate, potessero essere state coniate con l’oro, di valore 14 volte superiore all’argento ma con un peso nettamente inferiore. Il ricercatore Spencer Pope, tuttavia, spiega che l’utilizzo dell’oro era molto limitato ad Atene, soprattutto perché la disponibilità dell’argento era abbondante nel territorio.
Inoltre Pope, durante un congresso del 2015 della ”Classical Association of Canada”, spiega le ragioni logiche della scelta del tetto come forziere. Nonostante il tetto e il sottotetto siano andati perduti nel tempo, sono ancora presenti i resti di una scala che portano alla soffitta. Questa sembra avere una funzione pratica, e non religiosa come si potrebbe pensare. Le imponenti colonne avrebbero sostenuto il peso sproporzionato delle monete, perfettamente distribuito su tutta l’area. Inoltre, il Partenone si trovava al centro della città e per chiunque voleva accedervi era impossibile non dare nell’occhio. Oltretutto, rubare all’interno di un luogo sacro era considerato un crimine religioso.
Sempre Pope, in un’intervista rilasciata a LiveScience dichiara: “La soffitta del Partenone era l’unico spazio abbastanza grande per contenere tutte le monete nel tesoro, anche se non possiamo escludere la possibilità che le monete fossero distribuite attraverso numerosi edifici“.