Nuova serie, potenzialmente di quattro episodi, dedicata all’evoluzione del cecchino nella sua veste materiale (l’arma) e nella sua personificazione (il tiratore scelto). In questo primo episodio analizzeremo l’esordio, più ideale che altro, durante l’ottocentesca Guerra di Crimea; una parziale – anche se primordiale – evoluzione durante la Secessione americana, approdando sul terreno del nuovo secolo grazie ai timidi aggiustamenti della Seconda Guerra Anglo-Boera per poi sfiorare solamente la cosiddetta affermazione “mondiale” agli inizi della Prima Guerra Mondiale. Dichiarato l’intento, procedo con l’analisi, iniziamo.
Trovare un punto da cui partire non è semplice, perché per osservare nella sua interezza l’evoluzione tecnica e strategica del tiratore scelto dovrei scavare molto in profondità attraverso un passato neppure così certo e documentato. Perciò scelgo di partire dagli anni ’30 del XIX secolo, momento in cui le industrie belliche statunitensi iniziano a produrre in massa i primi fucili a canna rigata, notoriamente più precisi e meno “problematici” di quelli a canna liscia. Dopo vent’anni dalla prima corposa produzione industriale, gli eserciti più attrezzati del mondo sono dotati di un bell’arsenale di fucili ad avancarica con canna rigata. Mezzo globo capisce il potenziale di queste nuove armi durante la Guerra di Crimea (1853-56).
Il primo scontro “moderno” dell’età contemporanea, anche se corrotto da tecnicismi e strategie di anziana memoria napoleonica. Manifestazione di questa novità sono proprio i tiratori scelti. Facile dare loro importanza in un conflitto combattuto per la prima volta a distanza, con trincee scavate in ambo i fronti, puntualmente martoriate da scariche d’artiglieria, prima, e di tentati assalti più o meno coordinati, dopo. Però va fatta una puntualizzazione, che in qualche modo riprende il titolo di questo primo atto: il cecchino allora era poco più di un’idea. A più di un chilometro di distanza un fucile sprovvisto di mirino ottico punta su un eventuale nemico che è tanto minuscolo da sembrare una briciola rispetto alla tacca verticale.
Perciò lo sniper ante litteram ha bisogno di un compagno che, con binocolo puntato nella stessa direzione dell’arma, dica come e quando fare fuoco. Insomma, cecchini sì, ma solo a metà. A cinque anni dalla conclusione dello scontro in Crimea, negli States andava in scena la guerra civile. L’Unione, in possesso della maggioranza delle industrie belliche, fu la prima a dotarsi di fucili a retrocarica con canna rigata. Per la prima volta in assoluto queste armi erano forti di un mirino telescopico. Addirittura nell’esercito del nord si inquadrò un esclusivo reggimento di soli tiratori scelti, 1.500 uomini sotto il comando di Hiram Berdan. Quest’ultimo accettava solo chi “fosse capace di realizzare, a 180 metri di distanza, dieci spari consecutivi a una media di 7,5 cm di distanza dal centro del bersaglio”.
In divisa operativa verde, il 1st Regiment of Sharpshooters (a tutti gli effetti un’unità d’intervento speciale) entrava in azione solo in caso di stringente necessità. Ricordiamo come anche i Confederati si avvalessero di tiratori scelti, anche se in minor numero e inquadrati all’interno di corpi di milizia regolare. Col trascorrere degli anni l’innovazione bellica (europea in questo caso) fece passi da gigante. Una miglioria degna di nota fu quella di rendere lo sparo dell’arma a lunga distanza invisibile, grazie all’utilizzo della polvere infume. A cavallo tra Otto e Novecento, un cecchino poteva colpire un bersaglio con relativa precisione a più di 1.800 metri di distanza.
Nonostante le informazioni appena riportate lascino intendere un utilizzo omogeneo del cecchino in tutti gli eserciti, ciò non accadrà almeno fino al triennio 1916-18. Gli inglesi, stranamente acerbi sotto questo punto di vista, comprenderanno il potenziale distruttivo dei tiratori scelti durante il secondo conflitto anglo-boero (1899-1902). Un contadino con la passione per la caccia munito di fucile a retrocarica con ottica arrangiata poteva creare più di qualche grattacapo alle unità inglesi dispiegate sul territorio sudafricano. Il battesimo del fuoco per il cecchino sarebbe arrivato di lì a poco, con la guerra che avrebbe posto fine a tutte le guerre…