Abbiamo già ampiamente parlato dell’innata abilità dei Vichinghi di navigare per mari e fiumi. E questo era possibile anche, e soprattutto, grazie alle imponenti costruzioni navali. Le loro navi erano veloci, tanto leggere da poter trasportare materiale pesante e molto facili da manovrare. In questo modo la navigazione marina e fluviale, più che sembrare un’attraversata, appariva come una semplice passeggiata di salute.
I Vichinghi grazie a queste e alle tattiche navali utilizzate, riuscirono a dominare, razziare ed insediarsi in Europa e in Russia. Per loro le navi erano veri e propri simboli di potere, in grado di accompagnarli sia in guerra che nell’aldilà. Infatti, i più valorosi tra loro si facevano seppellire insieme ad esse, previo rituale.
Per mettere su questi imponenti costruzioni, utilizzavano il metodo di costruzione navale Iapstrake o clinker e l’elemento di design innovativo erano le assi sovrapposte dello scafo. Gli europei, al contrario, utilizzavano il metodo caravel per costruire le barche, fissando le assi su di uno scheletro a coste.
Le navi venivano utilizzate per diversi scopi: c’erano quelle da guerra e quelle da commercio. Le prime erano più lunghe, meno profonde e più strette delle grandi e larghe knarr. Le seconde, appunto utili per il commercio e l’esplorazione, apparivano meno snelle e performanti in alto mare, ma sensibilmente più capienti. Successivamente, iniziarono a costruire anche navi più piccole che, invece, utilizzavano per la pesca o come traghetti.
Le lunghe navi da guerra avevano un pescaggio ridotto, e ciò comportava due vantaggi: la possibilità di attraccare senza la necessità di un porto e la possibilità di navigare anche in fiumi, che erano meno profondi. Inoltre, potevano attraversare oltre 100 miglia nell’entroterra, e questo consentiva loro di razziare o creare basi protette su un’isola fluviale o un’isola oceanica. Erano molto veloci e soprattutto manovrabili grazie alla presenza di due estremità, per cui potevano invertire la direzione senza voltarsi.
Le knarr, le navi utilizzate per il commercio, invece, erano più profonde , larghe e robuste. Queste trasportavano persone, bestiame e attrezzi. Più in là costruirono navi ancora più minute, sempre per questioni mercantili, sufficientemente leggere da poter essere trasportare anche via terra.