I lavori di rifacimento e riqualificazione di Piazza Chiarino all’Aquila hanno portato alla luce molti oggetti, fondamentali per ricostruire la storia medievale della città. Fra questi figura una statuetta medievale, alta circa 37 cm, rappresentante un guerriero armato. Insieme a questi c’erano reperti di pietre e laterizi provenienti dalla scomparsa Chiesa dei Santi Giustino e Martino.
La statua potrebbe raffigurare un nobile, o più probabilmente, San Cristoforo, spesso rappresentato con una folta barba e i lineamenti del viso molto marcati. Inoltre la figura indossa un gonnellino a pieghe con vistosa cintura, alla quale è appesa una spada. “Il mantello è legato al collo e sulla spalla sinistra poggia un elemento che sembra cingere le spalle del guerriero con l’estremità inferiore caratterizzata da un elaborato panneggio, mentre quella superiore purtroppo è mutila” spiega la Soprintendenza Apab delle province di Teramo e l’Aquila.
”L’ ipotesi che possa trattarsi del Santo guerriero romano che tentò di convertire i suoi commilitoni e pertanto martirizzato, sembra la più valida perché San Cristoforo è sempre raffigurato come un gigante (era originario della tribù barbara degli Antropofagi), che trasporta sulle sue enormi spalle Gesù Bambino (l’elemento oggi purtroppo lacunoso, che però certamente indossava una tunica come si intuisce dalla presenza del panneggio), il quale a sua volta sorregge il mondo simboleggiato da un globo”.
Ad avvalorare l’ipotesi che si tratti si San Cristoforo, è il culto verso il ”portatore di Cristo”, molto diffuso nel territorio abruzzese. Questo è dimostrato anche da alcune opere d’arte presenti nella città. Tra queste il dipinto di Francesco di Paolo da Monreale, pittore abruzzese, visionabile nel cuore del centro storico dell’Aquila. Quasi certamente la statuetta proviene dalla Chiesa dedicata ai Santi Giustino e Martino. Quest’ultima è rimasta in piedi fino al 1931, anno della sua demolizione e si trovava non molto distante da Piazza Chiarino.
Come ci spiega anche la Sopraintendenza, infatti: ”Quasi certamente la statuetta medievale rinvenuta proviene da quest’edificio testimoniando ancora una volta la devozione degli aquilani per uno dei quattordici Santi ausiliatori (“che recano aiuto”) particolarmente invocati in occasione di calamità naturali o per la protezione da gravi pericoli. Il patrocinio di San Cristoforo era invocato soprattutto durante le epidemie di peste, spesso ricorrenti a L’Aquila nei primi secoli della sua storia. Anche le sepolture rinvenute, così come le labili tracce di fondazioni, sono da mettere in relazione con la preesistente chiesa”.