Le rivolte popolari, nella fattispecie quelle contadine, sono un evento ricorrente nel Medioevo. Pensiamo a ciò che accade in Francia nel 1358 o gli avvenimenti inglesi di fine XIV secolo. Ma oltre a questi grandi momenti storici ce ne sono molti altri, talvolta passati in sordina; l’esempio perfetto è la rivolta trecentesca capeggiata dal fiammingo Nicolaas Zannekin, una sorta di “Masaniello” ante litteram.
Il nome di Nicolaas Zannekin doveva girare parecchio tra le stanze e i corridoi della corte francese, soprattutto nel periodo che va dal 1323 al 1328. Quelli furono 4/5 anni particolarmente movimentati per la corona francese, per via di questo capopopolo originario (forse) di Lampernisse, un piccolo villaggio costiero delle Fiandre.
Proprio come accadrà tre secoli più tardi a Napoli, Zannekin si rivoltò per un’esagerata pressione fiscale. Il conte Luigi di Fiandra, spinto dalle insistenti richieste del re di Francia Carlo IV, impose tale tassazione alla popolazione contadina locale. Mettiamola così: i contadini non la presero bene, affatto. Questi, capeggiati dal già citato Zannekin, occuparono diverse città, tra cui Nieuwpoort, Veurne e Ypres.
La rivolta rischiava di espandersi ancor di più, soprattutto dopo la cattura del conte di Fiandra. Una situazione tesa almeno fino al 1326, anno in cui si arrivò all’accordo tra le parti: niente più tasse in cambio della libertà di Luigi. Purtroppo fu una pace che durò da Natale a Santo Stefano. Assicuratosi il non intervento inglese e accaparratosi l’appoggio papale, il nuovo re di Francia Filippo VI (Carlo si era spento da poco) si vide costretto a riaprire le ostilità.
Le truppe francesi marciarono fino a raggiungere l’altura di Cassel, dove Zannekin si era appostato in attesa di passare all’azione. L’assedio comportò l’iniziale disfacimento dei soldati francesi; così Zannekin e i suoi tentarono il contrattacco, invano. Un gruppo di cavalieri del re colse i ribelli di sorpresa, pungendoli alle spalle. Nell’occasione il “Masaniello” fiammingo trovò la morte.
Come conseguenza, la rivolta delle Fiandre si spense nel 1328. Questa regione passò sotto il controllo di Parigi. Eppure la storia di Nicolaas Zannekin non venne dimenticata e oggi qualche monumento e qualche lapide ci ricordano come spesso, il nome degli eroi del popolo sopravvivono a quello di sovrani, dinastie reali e aristocratici.