Quello che oggi è il modo più utilizzato e scontato per conoscere le persone, ovvero aggiungendo al nome un cognome, un tempo non era una scelta così immediata. La lunga storia che porta ai moderni cognomi comincia nell’antica Roma e passa per un tortuoso Medioevo, fino ad arrivare alle certezza della prima Età Moderna. Cominciamo allora la nostra passeggiata da oltre 2.500 anni fa.
Nella Roma Repubblicana era diffusa una formula specifica per l’identificazione personale: Prenomen, nomen, cognomen e, all’occorrenza, agnomen e supernomen. Ma cosa indicavano? Premettiamo che le parole che li designano sono oggi abbastanza ingannevoli.
Il prenomen corrispondeva infatti al nostro nome proprio, il nomen al nostro cognome e il cognomen ad una sorta di nomignolo o soprannome. L’agnomen all’evenienza poteva aggiungere una specifica in caso di adozioni, molto diffuse a Roma. Infine, il supernomen indicava possibili gesta eroiche o imprese, o comunque eventi degni di nota di cui la persona in questione si era resa protagonista. Esempio molto famoso fu Publio Cornelio Scipione Africano, in cui l’ultimo nome indica la zona di provenienza della sua fama.
Giungiamo al post VI secolo. Sempre nella Città Eterna cominciò un processo destinato a protrarsi fino al medioevo. Il prenomen assorbì il nomen progressivamente e quindi il cognomen prese sempre più importanza. Nell’Alto Medioevo comunque tale fenomeno fu esasperato, fino alla definitiva scomparsa di qualsiasi forma di cognome. Ci si conosceva solo tramite nome.
Nei secoli centrali invece, intorno al XI e XII, con una popolazione ormai molto numerosa, era praticamente impossibile mantenere il trend. La tappa decisiva che si può dire ufficializzò l’utilizzo del cognome fu il Concilio di Trento. Fra le molte decisioni conciliari ci fu anche quella di tenere dei registri battesimali. Un fattore che facesse da distinguo tra le varie persone era ormai necessario: nasceva il cognome moderno.
Nel corso degli altri secoli che ci separano da questa data ci fu una lenta evoluzione che vide l’affermazione principale di cognomi legati ai vecchi patronimici (“De” + nome proprio), a caratteristiche fisiche (Mancino, Basso etc.) e ai mestieri (Fabbri, Mercanti etc.) Ad oggi comunque la varietà di cognomi che presenta la nostra Penisola è così alta che è difficile ritrovare origini certe per tutti, ma di sicuro la storia della loro evoluzione è molto affascinante.