Nel 1584 gli inglesi provarono a costruire una delle loro famose colonie in quello che ormai era per tutti il nuovo mondo. Puntarono un’isoletta, quella di Raonoke, in Carolina del Nord, e in maniera abbastanza inusuale, mantennero ottimi rapporti con le vicine popolazioni indigene.
Dopo solo un anno però la bella favola finì. Un temporale impetuoso costrinse i coloni ad abbandonare la bella e irenica isola. Gli inglesi non demorsero e, dopo tre anni, ci riprovarono. Questa volta fu solo un uomo a dover abbandonare la colonia, il capitano John White. Non pensate a mirabolanti motivi hollywoodiani, il nostro capitano dovette tornare in patria a chiedere rifornimenti, tutto qua.
La parte strana e avvincente inizia proprio ora. Al suo ritorno sull’isola, dopo 3 anni, perché nel frattempo la guerra anglo-spagnola aveva paralizzato i movimenti navali, il capitano White non trovò più nessuno dei suoi concittadini. Tutti spartiti nel nulla più totale. Non c’era ombra nemmeno della figlia e della sua nipotina, che secondo alcuni fu la prima bambina inglese a nascere su suolo americano.
Il capitano avviò allora le sue ricerche in solitaria. Dopo una breve ricerca, l’unica cosa che trovò fu un’incisione. “Croatan” recitava l’intaglio. La cosa strana era però che il capitano era d’accordo con i suoi concittadini che in caso di invasioni o di trasmigrazioni forzate, il simbolo che avrebbero dovuto usare era la croce maltese.
L’ipotesi più accreditata è dunque che i buoni rapporti che si erano instaurati con i vicini nativi Croatani portò i coloni a unirsi a loro, magari per necessità di cibo e viveri in attesa del ritorno del capitano White. Un’integrazione è dunque facilmente immaginabile in tale contesto, dato che studi successivi hanno mostrato la presenza di 20-30 cognomi di origine Raonoke fra i Croatan.
Il mistero della colonia di Raonoke è senza dubbio affascinante e dimostra quanto non sempre fosse conflittuale il rapporto tra colonizzatori e colonizzati. I Croatan si estingueranno comunque entro il sorgere del XVII secolo e lasceranno il posto ai Lumbee, ancora oggi presenti in Carolina del Nord. Se volete farci un salto ricordate: che il fascino indigeno potrebbe costarvi caro, molto caro.