Fra i più grandi naturalisti e scienziati del XIX secolo ricordiamo senza dubbio Charles Darwin. Padre della celeberrima teoria dell’evoluzione della specie e di altri innumerevoli studi di impronta naturalistica. Una vita spesa tra viaggi e studi hanno fatto di lui un famoso scienziato, ciò non vuol dire fosse esente da problemi di natura mondana mondana.
Nel 1831, a soli 22 anni, il giovane scienziato intraprese il viaggio che cambiò la sua vita e la storia della scienza moderna. Chiuso in casa si sentiva infatti come “chi era in prigione per debiti”, parole sue. Decise allora di partire alla volta dell’America e poi dell’Oceania sul famoso brigantino Beagle.
Nel 1859 uscirà il suo più celebre studio: “On The Origin of Species”. Da allora in poi la teoria evoluzionistica acquisirà sempre più credito e sarà spesso rielaborata in diverse chiavi di lettura. Persino in ambito nazionalistico, presupponendo la superiorità di determinati popoli su altri.
Fin qui tutti eventi noti. Quello che non tutti sanno è che Darwin era scosso all’epoca da un grande dubbio: avrebbe dovuto sposarsi? Una mente scientifica come la sua non poteva che valutare pragmaticamente la questione. Decise di stilare allora una lista di vantaggi e svantaggi. Tra i pro inserì: avere una compagna in vecchiaia, che considerava “sicuramente migliore di un cane”, avere dei figli e avere qualcuno che si prenda cura della casa.
Tra i contro invece annotava: libertà di recarsi dove preferiva, non avere obblighi di visita a parenti, diventare grasso e pigro e avere meno soldi per i libri. Forse fin troppo pragmatismo aleggiava in questa lista. Ma so che tutti vi starete domandando cosa scelse. Ebbene Darwin si sposò e no, non si accontentò di avere pochi figli, ne ebbe ben 10.
Se dunque non siete sicuri di voler contrarre il matrimonio con la vostra anima gemella, prendete spunto da Darwin e siate consapevoli di cosa ciò comporta. Ma mi raccomando, per quanto riguarda i figli cercate di essere più cauti, e un bel cane prendetelo lo stesso.