A Clermont Ferrand, in Francia, il 19 giugno del 1623 vedeva la luce uno dei più grandi ed eclettici pensatori di tutti i tempi: Blaise Pascal. Le sue ricerche ed i suoi studi furono estremamente variegati, passando dalla filosofia al calcolo delle probabilità, di cui egli fu uno dei pionieri.
Senza dubbio però, ciò che lo rese maggiormente famoso fu la sua concezione dell’uomo come “roseau pensant” ovvero una “canna pensante”. L’incredibilmente semplice metafora era splendidamente esplicativa e profonda. L’uomo non è nulla, è paragonato ad uno dei più fragili vegetali che vengono dimenati dal vento, ma è pensante. Il fulcro della dignità umana sta nel suo pensiero.
Se questa centralità attribuita all’uomo per il suo raziocinio era tanto cara agli illuministi, l’altro grande perno del suo ragionamento fece storcere un po’ il naso ai seguaci del movimento dei lumi. Pascal è infatti famoso anche per la combinazione di calcolo della probabilità e riflessione sull’esistenza di Dio, con la sua celebre scommessa di fede.
Il ragionamento del filosofo francese era un connubio strano ma apparentemente funzionante di fede e ragione. Esso sosteneva che bisognava scommettere sull’esistenza di Dio, e comportarsi come se esistesse realmente. Se così era allora si vinceva la vita eterna, in caso contrario non si perdeva nulla. Chi invece si comportava come se Dio non esistesse, nel caso di reale presenza di una divinità perdeva tutto, cioè la possibilità di vita eterna.
Oltre a tale ambito, egli sviluppò ed approfondì moltissimo lo studio sulle probabilità, sì, quelle che studiate a scuola, non lo odiate però. Addirittura negli anni ’70 dello scorso secolo un linguaggio di programmazione ha da lui preso il nome.
Come sopra detto, il genio francese scomparve all’età di 39 anni. Non elaborò mai un sistema filosofico completo come altri suoi colleghi, forse perché si applicava a diversi ambiti, forse perché non ne ebbe materialmente il tempo. In ogni caso, a 400 anni esatti dalla sua scomparsa, lo ricordiamo ancora come un grandissimo personaggio, e forse su questo ci avrebbe scommesso.