Solitamente le domande esistenziali sono altre: chi siamo? Da dove veniamo? Quali sono i segreti dell’universo e così via. Per Duncan MacDougall il quesito massimo era un altro e doveva suonare più o meno così: esattamente, quanto pesa l’anima? Alla domanda il medico originario di Haverhill, una ridente cittadina nel Massachussetts, rispose con un secco “21 grammi“.
Lo sappiamo, a qualcuno la vicenda può sembrare tanto folle quanto inaspettata per la tematica che va a trattare. A noi, più di qualunque altra cosa, stupisce il fatto che un medico, uomo di scienza per antonomasia (in un mondo utopico e ideale), possa credere di poter pesare l’anima di una persona. Ad ogni modo, le nostre considerazioni lasciano il tempo che trovano. Procediamo con il racconto.
Duncan MacDougall era convinto che al momento del trapasso, le persone spirassero l’anima; quel momento era scientificamente attestabile, in quanto a decesso avvenuto, il fu paziente pesava meno di quando era in vita. Nel 1901 il medico volle a tutti i costi dimostrarlo. Egli prese in considerazione 6 casi di studio, persone alle quali non restava molto, distese su letti d’ospedali appositamente poggiati su delle bilance con margine d’errore massimo pari a 5,6 grammi.
Nell’esaminare i casi all’interno dell’ospedale di Haverhill, MacDougall tenne conto di tutti i fattori possibili ed immaginabili. Perdita di liquidi, gas, orario del decesso, stato fisico del degente, insomma, tutto faceva brodo. Il dottore annotò come uno dei pazienti perse subito peso al momento della morte, salvo poi riacquisirlo dopo qualche minuto. Altri due invece registrarono una progressiva diminuzione del peso corporeo, senza lampi di ripresa.
Il risultato più attendibile secondo il medico fu quello di un paziente che, spirando per l’ultima volta, perse esattamente 21 grammi. Eureka! Dopo 6 anni di inconsueto “silenzio mediatico”, Duncan MacDougall ottenne il permesso di pubblicare i risultati del suo studio sulla rivista American Medicine e addirittura sul New York Times. Inutile dirlo, la bizzarra teoria dei 21 grammi attirò tanta attenzione.
La comunità scientifica però si dimostrò fin da subito scettica e non diede mai troppo risalto alla ricerca di MacDougall. Le persone comuni invece non hanno mai completamente dimenticato l’ipotesi del medico statunitense, il pubblico appassionato continua ancora ad oggi a ritenere valide le conclusioni di MacDougall, d’altronde è trascorso più di un secolo e esperimenti simili non sono stati più condotti…Attenzione! Allerta complottismo, non è un’esercitazione, ripetiamo, non è un’esercitazione!