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10 ottobre 1708 affonda il San José e con esso 344 tonnellate di oro argento smeraldi

10 giugno 1708: affonda il San José, e con esso 344 tonnellate di oro, argento e smeraldi

Nell’anno del signore 1708, al largo delle Isole Rosario, arcipelago caraibico a 30 miglia da Cartagena (odierna Colombia), inglesi e spagnoli se le danno di santa ragione. La metà delle vicende Settecentesche potrebbe iniziare allo stesso modo, ma andiamo oltre. Il confronto navale, che passerà alla storia come “Azione di Wager” o “Prima battaglia di Cartagena” arrise ad un battaglione della marina britannica. Non rise invece la flotta di Sua Maestà, Filippo V di Borbone, primo della sua dinastia a regnare in Spagna. Questa si fa prima catturare un’imbarcazione da guerra e poi vede affondarsi un galeone. Inizia così la leggenda del San José.

10 ottobre 1708 affonda il San José e con esso 344 tonnellate di oro argento smeraldi

Una leggenda che in realtà è durata 307 anni, visto che dal 2015 la posizione del relitto è delineata. Eppure dal suddetto anno è in corso una battaglia legale tra USA e Colombia per chi debba avere i diritti di prelievo (e quindi di profitto) sul vecchio galeone. Onestamente preferiamo lasciare la disputa nelle opportune sedi, qui ci occupiamo di altro. Oltre a dare un contesto storico in cui si verificò il naufragio, vorremmo analizzare la portata della questione. E fidatevi quando vi diciamo che la vicenda del San José è davvero fuori scala.

Qualcuno, neanche troppo ingenuamente, potrebbe chiedersi perché. Ecco, quel qualcuno allora dovrebbe anche porsi la seguente domanda: perché due nazioni come Colombia e USA dovrebbero scannarsi per un “pezzo di legno” in fondo al Mar dei Caraibi? Soldi, tanti soldi. 17 miliardi di dollari statunitensi.

San José relitto del galeone nei Caraibi

Con il San José toccò il fondo del mare un tesoro ammontante a 7 milioni di pesos. Essi però vanno calcolati in oro, gemme preziose, casse di smeraldi ed argento. Signore e signori, per una volta non parliamo di leggende, ma di verità fattuale.

Non poche testate giornalistiche l’hanno definito il “Santo Graal dei Naufragi” e lo crediamo bene. Tra l’altro in quella novella estate del 1708, i corsari comandati dal capitano inglese Charles Wager, riuscirono a mettere mano sulla Santa Cruz, anch’essa strabordante di ricchezze. Il colpo fu tosto per le casse imperiali e compromise in parte i finanziamenti per la Guerra di Successione Spagnola.

San José monete di oro e argento ritrovate

Al giorno d’oggi se si parla di San José è solo per la questione giuridica precedentemente citata. Eppure sappiate che dietro tale contesa c’è una storia davvero affascinante, che ci permette di capire (se ce ne fosse bisogno) su che livello di ricchezza si ragionasse all’epoca.